giovedì 1 aprile 2010

Clamoroso: annullato dal TAR del Lazio il dm 23 luglio 2009!



Con la sentenza n. 5413/2010 il Tar del Lazio ha accolto il ricorso della Confedilizia per l’annullamento del dm 23 luglio 2009 relativo alla sicurezza degli ascensori.
Ecco il link per la lettura del testo integrale della sentenza pubblicata il 1 aprile 2010.
La causa principale risiede nella violazione della norma sulla formazione dei procedimenti amministrativi (art.17 della legge 400/88).
La notizia è :
clamorosa
perché giunge dopo oltre 8 mesi dalla emissione del decreto, quando ormai la macchina era in avanzato movimento attuativo;
grave
perché non dà ascolto “sostanziale” ai problemi di sicurezza sollevati dall’ Europa da moltissimi anni e recepiti ormai da quasi tutti i governi europei;
sospettosa
perché ad una attenta lettura il TAR non si è limitato a evidenziare alcune illeggitimità amministrative e procedurali ma esprime pareri sostanziali sulla inutilità delle norme tecniche EN 81-80, in “barba” di tutto e di tutti, che possono solo essere stati dettati dalla Confedilizia che di queste cose non ha mai dimostrato di voler capire molto, ovviamente per puri interessi economici. Addirittura nelle motivazione della sentenza si ritorna platealmente sulla non pubblicazione della norma En 81-80, già pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale nel Gennaio 2006! Inoltre vengono “strumentalizzate” e mal “interpretate” alcune frasi del decreto stesso, come se appartenessero ad una requisitoria dell’avvocato della Confedilizia e non ad un giudice del TAR! Come pure viene denigrato l'UNI!
preoccupante
perché adesso cosa succede in caso di incidente? Su chi ricade la responsabilità?
Vorrei ricordare perchè in Italia, qualche anno fa, si era tornati “sensibili” ai problemi della sicurezza sugli ascensori: semplice, ci fu una impennata di incidenti, anche mortali e tutti se ne preoccuparono.
Da qualche anno incidenti gravi non ce ne sono stati molti e allora ci dimentichiamo della sicurezza.
Siamo alle solite: i poteri “forti” della CONFEDILIZIA riescono a “convincere” il TAR della inutilità di norme sulla sicurezza acclarate in tutta Europa, accampando vizi procedurali ed amministrativi.
Perciò aggiungo che la notizia è anche
vergognosa ed immorale!
Speriamo di vedere ora all’opera le Associazioni tutte per difendere la sicurezza di noi tutti.
E' necessaria una grande e compatta
Mobilitazione
per ribaltare l'annullamento del dm 23 luglio 2010.

PS
Grave è anche la incapacità tecnica, legale ed amministrativa dell'entourage del Ministro Scajola (fatto di funzionari e consulenti) che per ben due volte (ricordiamo quanto accaduto nel 2005!) non riesce ad "emanare" un provvedimento leggittimamente blindato dagli attacchi della Confedelizia che è sempre stata notoriamente al "varco" su queste problematiche.

31 commenti:

Ing. Nicola Cere ha detto...

La notizia è incredibile, fra l'altro uscita il 1 aprile...
E' possibile avere il testo della sentenza del TAR?

Anonimo ha detto...

Senza i controlli del provvedimento annullato gli impianti non sono sicuri? Se così è annulliamo i vecchi controlli e si proceda a fare i nuovi ma, per favore, senza gravare sulle spese delle famiglie!

Anonimo ha detto...

Puoi andare qui:
http://www.liftonweb.it/news_ascensori.asp?INWS=638

C'è tutta la sentenza

ing. marco giannerini ha detto...

In effetti la data non passa inosservata

Unknown ha detto...

http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Roma/Sezione%203T/2009/200909370/Provvedimenti/201005413_01.XML

Anonimo ha detto...

http://www.liftonweb.it/news_ascensori.asp?INWS=638

foxtrot ha detto...

Leggere la sentenza lascia veramente perplessi...accusare l'UNI di guadagnarci, appellarsi al presunto grosso esborso da parte dei proprietari, alla mancata pubblicazione della 81-80 sulla gazzetta ufficiale (!?)...spero sia un pesce d'aprile, ma siccome siamo nel Belpaese tutto è possibile.

A prescindere dalla veridicità del tutto che verificheremo nei prossimi giorni, vorrei capire il ruolo che da tempo stà interpretando Confedilizia: a che pro? Pensa che i soldi spesi per gli ascensori non verranno investiti nelle ristrutturazioni? Sarebbe come se noi acensoristi ci opponessimo all'adeguamento antisismico degli edifici pubblici per paura di vederci tagliate le spese per gli ascensori. Chi si prende la responsabilità di mancati adeguamenti che in altri paesi d'europa hanno già iniziato (e meglio programmato normativamente) già da tempo?
Auguri di Buona Pasqua

Anonimo ha detto...

non si lamentino i giudici quando vengono accusati di fare il loro lavoro in maniera a dir poco superficiale e contro il governo! a mio parere un giudice non dovrebbe permettersi di annullare un decreto,tanto meno dopo 8 mesi durante i quali le aziende si sono organizzate in una certa maniera. mi auguro che il ministro rifaccia un decreto rapidamente

Anonimo ha detto...

E' incredibile. A leggere bene la sentenza, non solo si osservano cose platealmente non vere (la norma 81-80 è stata messa a disposizione gratis e pubblicata sulla G.U.), ma si osserva un vero e proprio attacco alle iniziative del Ministero, come se i giudici avessero preso le parti del popolo oppresso contro un iniquo tiranno. Ma che abbia ragione Berlusconi?

Anonimo ha detto...

In Italia non si può programmare nulla. Siamo un paese allo sbando che non da certezze.

Anonimo ha detto...

Voce fuori dal coro......
E' il minimo!!!!
1° un decreto non può sovvertire un DPR
2° in europa non esiste l'obbligo della manutenzione, la verifica periodica biennale e gli adeguamenti obbligatori della 1497 e della 587
3° esiste già la 10411 in edizione 2008 per elettrici ed oleo basterebbe applicarla e farla studiare un po agli addetti, organismi di certificazione in primis
4° Se il ministro desse retta ai suoi funzionari invece che agli industriali del settore, che evidentemente lo appoggiamo e/o premono molto..... forse troppo
etc. etc..

ing. Andrea Gandolfi ha detto...

Quando poi una mattina una anziana signora, sola nella palazzina, resterà bloccata in cabina, al buio, suonerà disperatamente una badenia che nessuno potrà sentire e si sentirà male, ed il suo vecchio cuore ....
Succederà poi che un magistrato integerrimo, carissimo amico di quello che ha firmato questa impeccabile sentenza, condannerà l'ingegnere verificatore, il manutentore, il proprietario per non aver tutelato la sicurezza della vecchina e richiamerà lo stato dell'arte, le norme tecniche, le direttive europee, il buon padre di famiglia, la diligenza professionale...che schifo !

Anonimo ha detto...

Sono esterefatto dalla sentenza del TAR, và in controtendenza su aspetti della sicurezza che dovrebbero essere tutelati proprio dai giudici, in primis.
Saranno interessanti le reazioni delle associazioni di imprese ma anche delle unioni consumatori, che hanno a cuore non solo il portafogli, ma anche e soprattutto la sicurezza degli utenti (ma anche degli operatori e manutentori).
http://www.nacasa.altervista.org/
http://www.nacasa.altervista.org/APPROFONDIMENTI/TECNOLOGICI/ASCENSORI/introduzione.htm

Anonimo ha detto...

Obbligare ad adeguare gli ascensori si è ancora dimostrata una scelta errata. Se si vuole allineare gli ascensori costruiti prima del 1999 al DPR 162/99 bastava che il Governo erogasse gli incentivi alla rottamazione (come per le auto). Si prende un ascensore vecchio si sostituisce tutto ciò non è a norma e si collauda alla 95/16. Per questo il Governo deve riconoscere un incentivo crescente in base alla vetustà degli impianti.

alessandro ha detto...

Salve,
credo che poi il senso di responsabilità degli amministratori condominiali prevarrà sui giochi di potere.
La posizione di Anaci sarà determinante.
Stiamo a vedere.
Alessandro

Ing. Antonio Meo ha detto...

Mi occupo di verifiche periodiche di ascensori. Mi dibatto fra le prescrizioni cogenti, cioè relative alla sostituzione di componenti non più affidabili (sulla quale non ci piove) e quelle migliorative (ma non obbligatorie) relative all'adeguamento allo stato dell'arte. Da una parte troverei l'appoggio dei giudici del TAR Lazio, dall'altra troverei quello del loro collega Guariniello che evidentemente la pensa in modo diverso. E siccome non posso sapere quale giudice interverrà al momento di un futuro incidente, l'incertezza sul da farsi è totale e sulla certezza del diritto pure. Peraltro, parecchi punti della 81-80 sono inutili e/o ridondanti. A mio parere, per la stragrande maggioranza degli ascensori, quelli veramente essenziali sono il livellamento al piano, il parapetto sul tetto della cabina, il telesoccorso e pochissimi altri. Si otterrebbe un livello di sicurezza più che accettabile e forse non ci sarebbero tante levate di scudi.

Anonimo ha detto...

"chi troppo vuole nulla stringe"

Anonimo ha detto...

ma dai per l'amato denaro! Ho una vecchia fiat 500 regolarmente revisionata. Adesso mi impongono di mettere l'abs, l'accensione elettronica, l'airbag, la chiusura centralizzata,la marmitta catalitica, il navigatore satellitare, l'allargamento o ridimensionamento dell'abitacolo in base ai mq. e quanto altro! Speriamo non vogliano farmi installare anche freni supplementari in caso di retromarcia (in salita)... Senza altro commento!
Spero solo che me lo pubblichiate...grazie

Per. Ind. Paolo Sironi ha detto...

Plaudo alla sentenza del TAR.
Al di la del merito sulla questione sicurezza, finalmente in Italia si comincia a capire che siamo in Europa, imporre l'UNI o il CEI come Sommo Vero è sbagliato sia nel metodo che nel merito. Ricordo che fortunatamente le norme tecniche sono volontarie. W l'allegato I della direttiva (requisiti minimi di sicurezza) col quale si può adeguare un ascensore vecchio. Basta forzature sul Diritto Costituzionale ed Europeo.
Per ciò che riguarda il decreto "cassato", è bene che il ministero rimoduli il decreto in questione tenendo conto che siamo in Europa; fatto ciò sarò il primo ad applaudire e a invitare a far applicare un decreto serio e rigoroso per la tutela della sicurezza di tutti.

Anonimo ha detto...

Che la notizia faccia clamore non v'è dubbio, ma c'è anche da sottolineare che il clamore è generato da un sistema chiuso, fatto di caste, monopoli, Organismi Notificati non sempre integerrimi, patentini e ditte di manutenzione che la fanno da padrone nelle istituzioni.
Sarebbe opportuno che il Ministro Scajola frequentasse meno le cene e dasse più mandati agli ispettori del suo dicastero alfine di una attenta valutazione dei metodi e dei costumi imprenditoriali di troppi Organismi Notificati aventi carattere troppo rivolto al lucro e meno alla sicurezza. Forse così certe associazioni come Confedilizia non sarebbero costrette a simili difese dei propri assisititi.

andrea ha detto...

mi occupo di verifiche su impianti ascensori; fin da quando è stato approvato il decreto ho "studiato" la 81.80 in tutti i suoi punti. obiettivamente la ritengo eccessiva. un conto è aumentare il livello di sicurezza di un impianto vetusto un altro è obbligare indistintamente il rifacimento dello stesso. avrebbero fatto bene a selezionare solo i punti "salienti" (precisione di livellamento, parapetto e poco altro) evitandone altri a dir poco esagerati (perchè sostituire gli argani se il motore è ancora in buono stato? ). comunque credo che il ricorso al Consiglio di Stato possa ribaltare la sentenza del Tar e a quel punto i mesi di stallo dovuti alle carte bollate si percuoteranno come al solito sulle tempistche disposte dalla legge...

Sabrina Procicchiani ha detto...

il livellamento al piano è un intervento che negli ultimi 5/10 anni mi è stato tranquillamente prescritto durante la visita periodica dell'Asl (l'organismo notificato di cui mi servo da sempre) ovviamente dove serviva

confedilizia ha fatto tutte queste storie solo ed esclusivamente perchè con poca spesa passa per l'unica organizzazinoe che difende i proprietari

ma nei fatti, rimanda qualcosa che non si può evitare e crea problemi di individuazione responsabilità in caso di incidenti
per il semplice fatto che la direttiva europea rimane, non è un invenzione di scajola!!!

Anonimo ha detto...

Io da decano del settore, prima Responsabile di una Multinazionale del settore ascensoristico, poi come Responsabile di un Organismo Notificato, posso pensare a mille cose come tutti voi ma plaudo all'anonimo che ha sintetizzato il vero problema e cioè, ci sono troppi interessi tra le parti che speculano sulle tasche dei consumatori. La torta è stata divisa e le bricciole non bastano più ! Spero solo in un ritrorno al passato per quel concerne i controlli periodici degli impianti.

Anonimo ha detto...

"Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose".
Poniamo per un'attimo che la sentenza del TAR del Lazio sia giusta,che male ci sarebbe ad incrementare l'economia aumentando il lavoro e con esso la sicurezza.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni,perchè la crisi porta progressi.La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura.E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie.Chi supera la crisi supera sè stesso senza essere "superato".Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà,violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni.La vera crisi,è la crisi dell'incompetenza.L'inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie d'uscita.Senza crisi non ci sono sfide,senza sfide la vita è una routine,una lenta agonia.Senza crisi non c'è merito.E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno,perchè senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze.Parlare di crisi significa incrementarla,e tacere nella crisi è esaltare il conformismo.Invece , lavoriamo duro.Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa,che è la tragedia di non voler lottare per superarla.

Franco Maria Nardelli ha detto...

Che schifo...
Gli ascensori sono già più che sicuri.
Tutto il parlamento unanime vi aveva approvato questa regalia da 6 miliardi, che ci avrebbe sfilato 6 miliardi / 600.000 = 10000 euro ad ascensore, cioè 1000 euro a famiglia, per darlo alle vostre multinazionali TyssenKrupp, Otis, Kone e compagnia.
Non so immaginare un mestiere più vergognoso del vostro, e fate pure gli indignati.
Ing. Franco Nardelli - Via Ascari 281 - Roma

ingegner Enzo Fornasari ha detto...

Egregio ingegnere Nardelli,
con le Sue affermazioni dimostra purtroppo di capire poco di sicurezza sugli ascensori e di norme relative italiane ed europee.
Pazienza... d'altra parte non è il solo!

Anonimo ha detto...

spett.le ing. il suo post se lo poteva risparmiare .lei ha offeso tutti gl'ascensoristi d'italia che la mattina si alzano per fare il loro dovere : garantire la sicurezza degl'utenti che usano gl'ascensori.

foxtrot ha detto...

@Nardelli: le sue parole, a dir il vero meno sprezzanti, le sentiamo spesso dagli stessi clienti che poi ti chiedono i danni perchè magari hanno rotto il tacco della scarpa a causa del dislivello piano-cabina.
@Procicchiani: non confondiamo direttive e norme tecniche: la en81-80 è norma tecnica. Non c'è alcuna direttiva europea che obbliga agli ammodernamenti.

Spero che il decreto venga rimodulato, magari riducendo gli interventi a quelli indispensabili a rendere più sicuri impianti che in alcuni casi hanno 50 anni di età e non sono stati neanche adeguati alla 587/87 (e qui sono più di quel che si possa pensare).

In ogni caso è difficile lavorare in un sistema in cui non si capisce mai come ci si deve comportare e quali siano le responsabilità proprie degli attori, in cui prima di poter applicare una legge bisogna aspettare ricorsi, chiarimenti, proroghe ecc...

ristrutturare casa ha detto...

totalmente illogico

Franco Maria Nardelli ha detto...

No, ingegner Fornasari: la sicurezza si misura in morti l'anno, e c'è poco da inventare. E non si può far spendere al paese MILIARDI senza salvare una sola vita, quando nella sanità, nella viabilità, nella prevenzione e in tanti altri modi si potrebbero salvare migliaia di vite. La vostra è una lobby per portare danaro alle multinazionali e sottrarla al Paese, e la ritengo indecente. Compratevi la stampa e le TV affinché vi diano ragione, ne avete bisogno.

ingegner Enzo Fornasari ha detto...

Rispondo a Nardelli:
Lei ha ragione: "purtroppo2 la sicurezza si misura in morti! L'ascensore è il mezzo più utilizzato al mondo ma anche il più sicuro e sa perchè?: perchè esiste una normativa sempre attenta al suo utilizzo anche da parte di persone perfettamente non a conoscenza del suo funzionamento. Non le sembra giusto allora che tale sicurezza sia salvaguardata?
Lasci stare le multinazionali, io sono un imprenditore e professionista autonomo ed indipendente e mi batto con coscienza per mantenere e migliorare il livello di sicurezza, quando nuove scoperte ed innovazioni consentono di farlo.
Poi provi a leggere, a questo proposito, le motivazioni del TAR e si renderà conto in che paese viviamo e del mio disappunto.

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