martedì 24 luglio 2007

Un Centro Studi sugli ascensori!


L’ANACAM ha dato vita ad un proprio CENTRO STUDI, dedicato alle problematiche di mercato e di sicurezza degli impianti di sollevamento. La creazione di un proprio Centro Studi, rappresenta sicuramente un passo di “maturità organizzativa”, dove vanno consolidate le argomentazioni tecniche, economiche, fiscali e quant’ altro, fungendo pertanto da Osservatorio del settore, al quale anche altre Istituzioni possono rivolgersi. L’iniziativa di creare un Centro Studi non è unica: ne sono dotate anche altre organizzazioni, ma credo che non ne esistano altri con le peculiarità di quello ANACAM. Nel settore ascensoristico infatti non esiste niente di simile, tranne il Centro Studi di Assoascensori, che però non è altro che il Centro Studi della Confindustria. Molto sono le questioni per le quali occorrerebbero un’attività di ricerca e consolidamento; penso ad esempio al “catasto” degli impianti di sollevamento, al monitoraggio degli infortuni dei lavoratori e degli utenti, alle statistiche di mercato (installazioni, manutenzioni, ecc), all’impatto di nuove norme tecniche sui lavoratori e sugli utenti, alla ricaduta nel settore di nuove leggi/norme/decreti fiscali, alla formazione degli addetti del settore, alla creazione di percorsi di Master universitari, ecc.Proficua poi dovrà essere la collaborazione con altri Centri Studi, penso a quello dell’ANACI (amministratori di condominio), ad esempio, per addivenire a conclusioni condivise su molte problematiche comuni. Sarà importante per ottenere tutto ciò una forte mobilitazione associativa da parte dell’ANACAM e di tutto il gruppo dirigente, per sostenere una iniziativa sicuramente ambiziosa ma nel contempo prestigiosa a livello non solo italiano ma anche europeo! Per chi volesse saperne di più: centrostudi@anacam.it

venerdì 13 luglio 2007

Lo storico VISARM va in pensione...ma a che prezzo!


Sto parlando del vetro VISARM prodotto dal leader mondiale del vetro e sino ad ieri molto utilizzato nel mondo ascensoristico, sia per il tamponamento delle pareti delle strutture in acciaio di chiusura dei vani corsa, sia per le pareti della cabina sia per le porte di piano e di cabina, con caratteristiche di sicurezza diverse.
Ebbene, da qualche mese VISARM è andato in pensione: è stato rimpiazzato dai prodotti della serie STADIP, sempre del solito leader mondiale.
I fornitori dei vetri infatti attualmente lavorano con una tabella di corrispondenza (l’ho vista personalmente).
Ad esempio:
VISARM 8/9 corrisponde a STADIP 44.1
VISARM 10/11 corrisponde a STADIP 55.1, ecc,
ma il prezzo è molto diverso!
Addirittura mi dicono che esistono nei magazzini molte scorte VISARM da smaltire.
A dire il vero, nel settore del “vetro” in questi anni è avvenuta un’autentica rivoluzione, simile a quella della direttiva ascensori.
La direttiva europea sui Prodotti da Costruzione (PDC) n. 89/106/CE, ha regolamentato il settore imponendo anche per i vetri i concetti, molto noti agli ascensoristi: norme armonizzate, organismi notificati, marcatura CE, presunzione di conformità, ecc..
Dopo un periodo transitorio in particolare i vetri stratificati (EN 14449), dal 1 aprile 2007, devono possedere il marchio CE (sui documenti fiscali, sulle bolle, ecc).
Senza entrare nel merito tecnico della questione, per il quale sto preparando una trattazione analitica sul sito http://www.ingegneriromani.it/, nella sezione “ascensori”, si è verificata una strana concomitanza (?!): una impennata dei prezzi anche del 40 e 50%, lasciando sorpresi gli operatori ascensoristi che non ne avevano tenuto conto nelle offerte, nelle gare, ecc.
Ho condotto, pertanto, una piccola indagine, giungendo anche alla “fonte”, il leader mondiale!
L’aumento è dovuto a detta sua, "esclusivamente all’aumento della materia prima che per molti anni è stata “ferma” sul mercato mondiale, addirittura vi è stato in certi periodi un abbassamento dei costi". (Quindi non c'entrerebbe niente il marchio CE, il nuovo STADIP, ecc.)
"Vi è stato anche un forte aumento di domanda a livello mondiale da parte di paesi asiatici (vedi Cina), per cui la produzione mondiale sta aumentando. L’aumento del costo della materia prima si ripercuote sul prezzo finale del prodotto in modo diverso a seconda del livello di lavorazione aggiunto. In particolare per i vetri stratificati il livello di lavorazione è quasi nullo (solo il taglio) per cui l’aumento della materia prima si ripercuote automaticamente sul prezzo di vendita" (liberamente tratto dalla mia conversazione telefonica con il leader mondiale)
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Sarà…. ma un aumento di questa portata mi sembra eccessivo!
Purtroppo per quanto concerne il vetro siamo quasi in un regime di …monopolio
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mercoledì 4 luglio 2007

Associazioni ascensoristiche: aggiungi un posto al "tavolo"?

Lo spunto per questo mio POST mi è giunto perché sono venuto a conoscenza che il Ministero Sviluppo Economico (MSE) in data 18 dicembre 2006 (a firma Giuseppe Magliacane) scrive “… preso atto della costituzione dell’associazione di cui trattasi (ndr Aniampi), MSE si avvarrà dei contributi che Codesta Associazione vorrà far pervenire, attraverso la partecipazione di propri rappresentanti alle riunioni di lavoro…”.
E’ pur vero che chiunque può costituire una nuova associazione e chiunque può sperare che essa cresca e diventi qualcosa di importante per il settore, ma credo che prima di diventare “rappresentativa” del settore al punto di essere invitata al “tavolo” occorra fare qualche considerazione.
Ad una nuova associazione che voglia essere invitata al “tavolo” chiederei queste cose:
. quando sei nata?
. chi rappresenti?
. quanti associati hai?
. quale volume di affari rappresenti?
. quanti addetti hai?
Orbene le risposte in questo caso sarebbero:
. nasco nel 2006
. rappresento le imprese medie e piccole di installazione e manutenzione presumibilmente di un unico consorzio
. ho circa 50 associati (su forse circa 2000 aziende nel settore!)
. per quanto concerne il volume di affari, il dato non è noto ma considerando che trattasi di medie e piccole imprese del settore posso stimare un volume di affari medio pro-capite di 1 milione di euro all’anno, per un totale complessivo quindi di 50 milioni di euro (su un fatturato annuo del settore di circa 1.224 milioni di fatturato! – (Anno 2005, fonte ANIE/Assoascensori).
. per quanto concerne il numero di addetti, il dato non è noto ma per le considerazioni relative al fatturato possiamo dire che non sono più di 400-500 (su circa 15.000 del settore!).
Qualcuno, però, potrebbe ora chiedere ma quali sono le altre associazioni ascensoristiche, di manutenzione ed installazione, già presenti al “tavolo”? e che numeri hanno?
Ecco la risposta (in ordine alfabetico):
Anacam, nata nel 1971, che rappresenta circa 500 aziende di medie e piccole dimensioni sia di manutenzione ed installazione sia di componentisti, con un fatturato globale di circa 700 milioni di euro (*), contando circa 4.000 (*) addetti (su circa 15.000 del settore).
Assoascensori che rappresenta 15 aziende di grosse dimensioni (con prevalenza componentisti) che rappresentano il 35% del mercato dei nuovi impianti ed il 25% dei servizi, conta inoltre circa 3.000 addetti ( su circa 15.000 del settore).

Esiste nel settore anche un’altra realtà associativa di manutenzione ed installazione, il Conpiai, non di giovane età, del quale purtroppo non sono riuscito, anche visitando il sito istituzionale, a sapere i dati relativi al numero di associati, al fatturato, ecc.

Intorno al "tavolo" sono inoltre ammesse le Confederazioni degli artigiani Confartigianato e Cna, che hanno proprie sezioni dedicate agli impianti in generale ed agli ascensori in particolare, come pure l'Anica, l'associazione dei componentisti.

In conclusione prima di invitare qualcuno intorno ad un “tavolo” …..fatevi dare i numeri!

(*) valori stimati