venerdì 11 novembre 2011

EMENDAMENTO A3 - Nuove norme europee impongono controlli più accurati sui movimenti incontrollati della cabina e sul suo arresto.

(*) tratto dal mio articolo apparso sul Sole 24 ore di lunedì 7 novembre 2011
Le Norme Armonizzate UNI EN 81-1&2:1999 sono state lo strumento più diffuso e utilizzato dagli installatori di ascensori per soddisfare i requisiti Essenziali di Sicurezza e Tutela della Salute richiesti dalla Direttiva Ascensori 95/16/CE. Tali requisiti, elencati nell’Allegato I alla Direttiva, sono inderogabili. D’altra parte la continua evoluzione delle conoscenze tecniche e gli sviluppi tecnologici hanno portato dal 1999 ad oggi nuove soluzioni relative agli impianti di sollevamento.
A partire dal 1 gennaio 2012 con il relativo emendamento A3, sarà reso operativo un altro blocco di modifiche ed ampliamenti delle norme armonizzate UNI EN 81-1&2 in vigore.
Non è la prima volta dalla loro pubblicazione e dal recepimento della Direttiva Ascensori 95/16/CE che ciò succede. Ricordiamo infatti l’ emendamento A1 relativo ai “Sistemi elettronici programmabili in applicazioni per ascensori riferite alla sicurezza (PESSRAL)” entrato in vigore il 2 agosto 2006, e l’emendamento A2 relativo agli “Spazi per il macchinario e le pulegge ascensori elettrici (Machine Room Less)”, entrato in vigore il 6 agosto 2005. Su tale argomento ricordiamo la grande diffusione avuta dagli impianti senza locale macchine (MRL).
L’entrata in vigore di un emendamento alle norme armonizzate, coincide con il fatto che l’impianto messo in esercizio da quella data (più precisamente la data relativa al Certificato di Conformità CE, rilasciato dall’installatore) deve essere allineato all’emendamento entrato in vigore.
Ciò ovviamente comporta che i costruttori degli impianti ascensori devono predisporre il tutto in tempo utile: infatti i tempi che passano dall’ordine da parte del Cliente sino alla messa in esercizio possono anche superare i sei mesi. Il Cliente quindi deve essere già anzitempo informato che gli verrà fornito un impianto che tiene già conto (sei mesi prima!) dell’emendamento in arrivo.
L’emendamento A3 che andrà in vigore nel 2012 contiene principalmente nuove considerazioni di sicurezza relative ai movimenti non comandati (dall’utente) della cabina, il suo livellamento e rilivellamento in corrispondenza del piano. E’ inutile sottolineare quali possono essere i pericoli connessi a questi eventi consistenti in spostamenti improvvisi della cabina con le porte aperte in cabina e non ancora bloccate al piano, inciampi delle persone relativi al dislivello tra cabina e piano (precisione di fermata non superiore a +/- 10 mm) e mantenimento del livello della cabina in caso di carico/scarico (precisione di livellamento che va mantenuta nelle operazioni di carico e scarico al di sotto di +/- 20 mm).
Il pericolo più grosso invece è quello relativo allo spostamento improvviso della cabina dal piano con le porte di cabina aperte e/o con le porte di piano non ancora bloccate.
I mezzi che dovranno essere usati devono essere in grado di rilevare il movimento non controllato della cabina, arrestarla nel più breve tempo possibile e tenerla ferma, sino al controllo da parte di un tecnico abilitato, che elimini la situazione di pericolo individuata.
La norma prevede sia la duplicazione (ridondanza) delle azioni di arresto immediato mediante duplicazione dei componenti di arresto (meccanico o idraulici), sia sistemi di monitoraggio e controllo delle funzionalità dei sistemi stessi. Inoltre questi componenti oggi dovranno essere anch’essi dotati di certificazione CE. La nuova norma non indica le soluzioni tecniche possibili perché venga rispettata, dovranno essere i costruttori ad individuare le soluzioni adatte. Per gli impianti elettrici di ultima generazione e per gli impianti oleodinamici esistono già soluzioni sul mercato che rispondono alla norma.
Non siamo lontani dal 1 gennaio 2012 ma il mercato dei fornitori di ascensori, però, non è ancora del tutto pronto e neanche quello dei clienti è sufficientemente informato. Abbiamo intervistato a tal proposito Giovanni Varisco, Caporedattore della rivista di riferimento del settore “Elevatori”, il quale ci ha confermato che:”La situazione in Italia è molto deludente: non molti sanno dell’imminenza dell’evento e quasi nessuno ha capito che dopo il 1° gennaio nessuna dichiarazione CE di conformità sarà più corretta se l’ascensore non sarà conforme all’emendamento A3, ben sapendo che non sono previste proroghe ulteriori”.


EN 81-12:1998
Regole di sicurezza per la costruzione e l’installazione degli ascensori
Parte 1: ascensori elettrici - Parte 2.ascensori idraulici
Norma armonizzata già entrata in vigore con il recepimento della Direttiva Ascensori 95/16/CE il 30 giugno 1999 con il dpr 162/1999 e successive modifiche.
*******
*******
Gli emendamenti alle norme armonizzate sugli ascensori:

EN 81-1:1998 – A1:2005
Sistemi elettronici programmabili in applicazioni per ascensori riferite alla sicurezza (PESSRAL)
Norma armonizzata già entrata in vigore il 2 agosto 2006

EN 81-1:1998 – A2:2004
Spazi per il macchinario e le pulegge ascensori elettrici (Machine Room Less)” Norma armonizzata già entrata in vigore il 6 agosto 2005

EN 81-1:1998 – A3:2009
Modifiche alla norma EN 81-1:1998
entrerà in vigore il 31 dicembre 2011.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Gentile Ing.,
volevo porle un quesito se possibile. Abito in un piccolo condominio con 13 appartamenti costruito nel 2008. Abbiamo un ascensore Kone gestito dalla Kone. Il costruttore (con cui siamo in causa per una serie di vizi e difetti) non ha mai provveduto a fornire a Kone i documenti utili per il rilascio del CE.
Nonostant questo Kone ha attivato l'impianto e noi, ignari di tutto ciò, abbiamo continuato a pagare Kone ricevendo regolare fattura. Ora con l'entrata in vigore del nuovo emendamento 3 Kone ci ha bloccato l'impianto sostenendo che per riattivarlo servono una serie di documenti (costo costo certificazioni per circa 4.000, 00 Euro) e l'adeguamento al nuovo emendamento (Euro 3500,00).
Dato per scontato il comportamento irregolare del costruttore, secondo lei Kone aveva la possibilità di avviare un impianto non conforme?
Chiedo scusa per il quesito ma siamo in mano a amministatore e avvocato che nonostante sapessero del problema non hanno fatto nulla per risolverlo.
Grazie in anticipo
Daniela Rozzi
347/8217399
daniela.rozzi@tiscali.it

Posta un commento