giovedì 20 marzo 2008

Le difficoltà che incontrano le persone oneste

L’ altro giorno parlavo con un amico, amministratore di condominio, socio ANACI, il quale mi raccontava delle recenti facilitazioni fiscali in merito a lavori sugli edifici volti alla riduzione di consumo energetico.
Mi raccontava però del fatto che nonostante lui personalmente fosse un fautore della necessità di fare lavori utili al condominio e con condizioni fiscali molto vantaggiose, era costretto a "frenare" perché se avesse spinto molto sull’idea avrebbe sicuramente trovato difficoltà in assemblea per il sospetto che lui potesse avere interessi personali a che i lavori si facessero.
Devo purtroppo constatare che è proprio così!
Ho conosciuto nella mia vita molte di queste persone oneste e magari anche appassionate che dovevano con grosso sforzo superare il muro del “sospetto”. Anzi quanto più le persone erano motivate, volitive ed appassionate tanto più sorgeva spontanea la domanda: “Ma perché lo fa? Sicuramente avrà il suo tornaconto”. Con l’unico risultato dell’immobilismo e delle non-decisioni, in attesa che la soluzione nel tempo “sorgesse spontanea” e non sostenuta da qualcuno in particolare.

Ovviamente non tutte le persone sono oneste come però è pure vero che non tutte sono disoneste: perché perciò non accogliere con favore le iniziative e la disponibilità di chi vuole “fare” in maniera professionale e disinteressata? e non fare ostruzione solo, magari, per partito preso?
Quali sono le motivazioni che stanno alla base di questo atteggiamento generalmente sospettoso nelle persone che vogliono decidere, fare e risolvere i problemi?
D’ altra parte come contestare il “sospetto” con una classe politica così corrotta? Come non criticare il continuo “abuso in atti di ufficio”?
La situazione purtroppo è generalizzata e tocca il pubblico ed il privato, il manager come il semplice impiegato, il professionista come l’operaio.
Tutto ciò produce “diffidenza” diffusa ed il “luogo comune” prevale.

E così nei posti decisionali delle imprese, della politica e delle associazioni, qualche volta, non ci arriva chi decide e propone ma chi “frena”, perché così almeno, magari in buona fede, non nascono sospetti!

Qualcuno mi dirà che sono un idealista e che non vale la pena di impegnarsi per cambiare le cose vista la corruzione così dilagante e consolidata.
Io invece continuo a combattere con passione i luoghi comuni e le generalizzazioni, difendendo e stimolando le persone che vogliono proporre, decidere e fare: ovviamente occorre una buona dose di umiltà anche per ascoltare gli altri!

E, poi, di solito ho imparato a:

Diffidare delle persone che diffidano”… a buon intenditore poche parole!

Nella foto: Il Maestro Ueshiba Morihei (1883-1969), fondatore dell' Aikido. Lo scopo dell'Aikido è di allenare la mente e il corpo, di formare persone oneste e sincere.