domenica 28 dicembre 2014

Ascensori ovunque, anche negli spazi ... impossibili!

Ascensori ovunque, anche nei luoghi ... impossibili!

Oggi ho pubblicato un mio nuovo sito commerciale! 



Dopo aver acquisito tantissima esperienza, anche attraverso la interazione con i lettori del mio blog che stanno raggiungendo ormai le 70.000 unità,  mi sono deciso a pubblicizzare le mie capacità progettuali, tecniche e normative, insieme a quelle realizzative della C.I.M.A.S., mia azienda di fiducia, altamente specializzata in soluzioni difficili e l'unica in possesso della licenza di utilizzo dei miei brevetti. La C.I.M.A.S. è in grado di realizzare le mie soluzione con la formula "chiavi in mano":opere edili e di carpenteria metallica, opere elettriche ed opere di impiantistica ascensoristica.
Ma quali sono, oggi,  le novità tecnologiche che consentono di risolvere il problema del trasporto verticale in casi complessi?
Oltre ad aumento della tecnologia dei materiali e della tecnica ascensoristica, possiamo considerare:
-la possibilità di progettare ed installare ascensori con fossa e testata  ridotta (ovvero senza la tradizionale buca al piano terra e con altezza del soffitto all'ultimo piano ridotta anch'essa). La nuova rivoluzionaria soluzione è addirittura passata spesso inosservata (si contano solo poche centinaia di installazioni all'anno). Esistono pertanto in Italia sicuramente decine di migliaia di edifici che nel passato hanno rinunciato alla installazione di un nuovo ascensore per questo problema. 
-l'aumento della tecnologia edilizia per il taglio delle scale, oggi realizzata con macchinari totalmente robotizzati
-il mio brevetto sulla vasca "sospesa" che sfruttando l'ascensore con fossa ridotta consente di far gravare i carichi complessivi della nuova installazione nel posto strutturalmente più conveniente dell'edificio, superando i problemi legati a cantine, garage, negozi e quant'altro sottostante il piano terra.
A queste novità tecnologiche occorre aggiungere anche novità legislative nel campo della Civilistica Condominiale che nella prassi ormai tende a favorire il superamento delle barriere architettoniche piuttosto che ostacolarlo,nel rispetto ovviamente della proprietà privata. E' sempre più di abitudine il "sacrificare" lo spazio comune condominiale per le esigenze del trasporto verticale nello stabile. il mio Blog ne è stato testimone in questi anni!
Mi sono accorto infatti, analizzando le statistiche del mio Blog, ormai attivo dal 2007, che più dell'80% dei commenti e delle domande sono relative proprie ai problemi tecnici, normativi e legislativi connessi con la installazione di nuovi ascensori in contesti particolarmente complicati dal punto di vista architettonico e strutturale.
Sono ormai più di 100 le realizzazioni "speciali" che ho progettato e che la C.I.M.A.S. ha realizzato in tutta Italia, dove ha spesso giocato un ruolo determinante un mio brevetto che consente di "sospendere" tutto l'impianto, in modo da gravare su quella parte dell'edificio più in grado di sopportarne i carichi. Tutte le soluzioni individuate hanno consentito di risolvere problemi di trasporto verticale giacenti da decine di anni negli stabili. Tutto ciò con piena soddisfazione dei clienti.  
Vasca sospesa
Occorre considerare che sino ad oggi non avevo mai pensato a fare alcuna campagna pubblicitaria e la diffusione delle notizie relative alle mie  capacità progettuali e brevettuali sono state del tipo "porta a porta". Con questo nuovo sito cercherò di risolvere problemi in tutta Italia, pubblicizzando al meglio le mie soluzioni.

martedì 24 giugno 2014

LA UE BOCCIA IL RUOLO DELL' USTIF PER GLI ASCENSORI PUBBLICI (*)

Roma- Ascensore pubblico per l'Altare della Patria
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del Presidente, Matteo Renzi, e dei ministri delle Infrastrutture e trasporti, Maurizio Lupi, dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Maria Anna Madia, uno schema di regolamento al fine di recepire pienamente e correttamente gli indirizzi espressi dalla Commissione europea in materia, mediante la procedura d’infrazione 2011/4064, relativa alla corretta  applicazione della direttiva 95/16/CE relativa agli ascensori pubblici. Infatti l’Italia, per gli ascensori pubblici, ha emanato nel 2010 il D.M. Infrastrutture e Trasporti 11.01.2010, “Norme relative all’esercizio degli ascensori in servizio pubblico destinato al trasporto di persone”. A parere della UE ,tale D.M. sottopone la installazione e la messa in servizio degli ascensori pubblici, alla previa valutazione tecnica  di un’Apposita Autorità interna, l’USTIF: tale prescrizione duplicherebbe illegittimamente la procedura autorizzativa già disciplinata dalla Direttiva Ascensori al suo Allegato II. Un altro punto di difformità della normativa italiana contenuta nel D.M. rispetto alla Dir. 96/16/Ce  concerne la circostanza per cui, ai fini della “conformità” dell’ascensore, il decreto impone necessariamente l’applicazione delle norme europee EN 81-28, EN 81-70 ed EN 81 1 e 2, laddove ai sensi della Direttiva medesima, la conformità stessa, potrebbe essere  anche provata con mezzi alternativi equivalenti, mediante opportuna valutazione dei rischi. Pertanto, il legislatore comunitario esclude che la normativa nazionale, possa subordinare l’autorizzazione all’impianto ed alla messa in servizio degli ascensori a procedure di valutazione ulteriori organi come l’USTIF.
In base a tale procedura di infrazione il Governo procede pertanto ad una modifica del regolamento dpr 162 del 1999, al fine di includere tutte le tipologie di ascensori, sia pubblici che privati, abbandonando il D.M. 11.01.2010 e con esso le prerogative, tutte italiane, dell’ USTIF.

(*) Mio articolo pubblicato sul SOLE 24 ORE di domenica 23 giugno 2014 

lunedì 3 marzo 2014

Il Comune di Furore approva l'ascensore inclinato progettato dal mio team

Il Consiglio comunale di Furore in provincia di Salerno sulla costiera amalfitana ha approvato il progetto di un ascensore inclinato che raggiunge rapidamente il mare. La mia equipe di INGEGNERIA DEL TRASPORTO VERTICALE  ha realizzato questo progetto trovando una soluzione che ha trovato l'adesione della cittadinanza che in tal modo risolve un problema trentennale di lontananza dal mare rappresentato dal famoso Fiordo, una spaccatura a picco sul mare meta di turisti di tutti il mondo. Il professor Raffaele Ferraioli, Sindaco di Furore da moltissimi anni, ha fortemente voluto questo collegamento. 
 
 
Gli ascensori inclinati sono l'unica soluzione per molti casi di mobilità urbana e stanno riscuotendo un successo sempre maggiore, anche per pubblicazione della norma EN 81-22, che tratta proprio delle norma relative a tali tipi di ascensori e che ne ha regolamentato la installazione.
Lo sviluppo sostenibile delle città passa necessariamente anche per tali realizzazioni, insieme ai people mover e finanche le funivie cittadine o intercittadine. Bisogna che gli urbanisti e gli architetti prendano possesso anche di queste competenze. Di ciò se ne è molto parlato al convegno di Genova del 6-7 febbraio ultimo scorso (vedi altro mio post precedente), dove ho presentato in anteprima il progetto dell'ascensore di Furore.
Riportiamo quanto riportato dai quotidiani locali sull'ascensore di Furore.
 

 

sabato 1 marzo 2014

Ascensori per il Duomo di Milano: la mia proposta!

Il silenzio è calato sul fatto di realizzare due nuovi ascensori per salire sul Duomo di Milano. Il diniego della Sovrintendenza è stato determinante? Non è piaciuta la soluzione? E' difficile saperlo!
Ho già avuto modo di esprimere in un precedente post la mia convinzione che gli ascensori vadano realizzati. In questa sede esprimo la mia idea realizzatrice molto in contrasto con la scuola di pensiero che vorrebbe farne una realizzazione "provvisoria" da utilizzare solo per l'EXPO 2015 e poi smontare.
                         
Niente di più sbagliato! Bisogna avere il coraggio di dire che il Duomo, come la sua storia ultracentenario insegna, ha subito modifiche continue legate alle contingenze temporali e culturali dei tempi.
Io sostengo il principio dell'accessibilità di tutti a tutto e sulla base di questo concetto anche il Duomo deve essere adeguato a questo momento storico in cui questo diritto viene finalmente acclarato. Ci ringrazieranno anche le generazioni future per questo. Lo sviluppo sostenibile esprime proprio questo principio: fare delle cose utili alle attuali generazioni che non compromettano l'utilizzo da parte delle future...direi io, in questo caso, le migliorino!
Acquisito il fatto che bisogna puntare a che tutto il patrimonio storico e moderno divenga accessibile, occorre individuare come "mitigare" l'impatto con l'esistente. Come non sacrificare il "bello" del passato per migliorare la sua accessibilità e visitabilità? Non esiste ovviamente una ricetta unica, quindi ciò significa che il problema deve di volta in  volta essere studiato e non accantonato per partito preso. Ho analizzato il problema degli ascensori del Duomo di Milano e sono arrivato alla seguente conclusione:
a) l'architettura del Duomo è troppo "ingombrante" per accostarvi una soluzione "moderna" (come quella attualmente proposta);
b) la soluzione deve risultare un ampiamento permanente del Duomo e non una appendice  da smontare dopo l'EXPO;
c) essendo un ampliamento deve mantenere le caratteristiche di spiritualità e religiosità dell'intera struttura;
d) pur essendo realizzata con tecnologie moderne e all'avanguardia, queste devono essere totalmente invisibili;
e) va preservato il carattere gotico della struttura monumentale preesistente;
f) va eliminato l'acciaio ed il vetro a vista;
g) si devono utilizzare, per la parte a vista, materiali e colori simili a quelli già esistenti o comunque assimilabili.
Una tale soluzione deve essere una sintesi tra moderna tecnologia (invisibile ma fondamentale, specialmente per le parti strutturali in acciaio) e richiami all'architettura gotica. Per fare ciò bisogna abbandonare le torri in vetro e cristallo, come pure gli ascensori tradizionali a pianta quadrata o rettangolare e rappresentati da parallelepipedi che si muovono all'interno di un vano. Oggi anche le norme europee ci lasciano liberi di progettare e realizzare ascensori e cabine passeggeri particolarissime, rendendone  adatte a tutte le necessità architettoniche e strutturali.   
Io, come esperto di ingegneria del trasporto verticale,  ho trovato una soluzione che cerca di rispondere a tutto ciò. Ho  già scritto alla Veneranda Fabbrica che mi risponde dicendo che la Sovrintendenza boccia l'idea degli ascensori in generale e non la soluzione attualmente proposta.
Ne siamo certi?
Mi piacerebbe presentare la mia proposta alla Sovrintendenza!

giovedì 27 febbraio 2014

Ascensori e impianti di sollevamento....finalmente in libreria!


Dai primi di marzo il mio libro ......è finalmente libreria!

In più di 400 pagine sono illustrate tutte le novità tecnologiche, normative e legislative del settore:
ascensori elettrici, ascensori idraulici, ascensori MRL, ascensori a fossa e a testata ridotta, ascensori inclinati, ascensori ecologici, ascensori a risparmio energetico, miniascensori, piattaforme elevatrici, people mover, scale e tappeti monili, ascensori da cantiere,ecc.
Il libro si distingue in due PARTI:
La prima parte oltre ad illustrare tutte le tipologie possibili di impianti di sollevamento, includendo anche quelli da cantiere, inquadra tutta la problematica europea e mondiale della standardizzazione normativa (dall 'UNI, alla EN...sino alla ISO), spiegando ciascuna norma tecnica, sia relativa agli ascensori nuovi che a quelli esistenti da mentenere in sicurezza ed efficienza (EN 81-80,ad esempio).
La seconda parte del testo parla esclusivamente della realtà italiana in termini di leggi e norme recepite di problematiche specifiche: delibere condominiali necessarie, taglio scale, regolamenti edilizi, note dei VVF, abilitazioni edilizie, superamento delle barriere architettoniche; tutte le novità su ACCREDIA, sulle semplificazioni recenti in termini di autorizzazione edilizie (CIL, SCIA, DIA e quant'altro) e sulle norme antincendi; le norme e leggi sugli ascensori e scale mobili in esercizio pubblico (USTIF); senza dimenticare il rumore e i problemi strutturali e sismici connessi con la installazione degli ascensori all'interno delle strutture metalliche.Sono indicate anche le norme sul lavoro da rispettare nel caso di installazione e manutenzione degli ascensori. Giungendo anche alle novità sul codici civile per quanto riguarda il Condominio.

L’opera,  che rimane di carattere divulgativo, si rivolge pertanto sia al neofito (studente, diplomato, laureato) che voglia essere introdotto al settore, sia agli uomini di settore (progettisti, organismi notificati,  installatori, manutentori, amministratori di condominio, costruttori di componenti, ecc.) che intendono essere aggiornati  sui nuovi sviluppi; sia ai tecnici pubblici e privati del comparto edilizio (ingegner, architetti, imprese edili, responsabili di procedimento pubblico, ecc.),che dovranno necessariamente conoscere le nuove potenzialità del prodotto di trasporto verticale. 

martedì 28 gennaio 2014

Mio intervento a GENOVA sull'ascensore inclinato di FURORE - Salerno