mercoledì 19 dicembre 2007

Come partecipare a "L'Isola dei Famosi"!


Vi racconto un aneddoto.
Nel mese di novembre ho dovuto preparare una relazione per il consiglio Direttivo ANACAM nazionale relativa all’attività del Centro Studi. Sapevo che mio figlio Matteo di 8 anni aveva ricevuto a scuola nozioni di informatica, per cui, dopo aver scritto su carta i contenuti della mia relazione, gli ho chiesto di aiutarmi a scriverla con il computer. “Papà ci penso io: posso prepararti una presentazione con Power Point, che ne pensi?”. Presto fatto: la presentazione è stata realizzata con la mia assistenza per quanto riguardava i titoli, colori da utilizzare e la divisione degli argomenti.
Ho presentato la mia relazione a Roma e dopo ho telefonato a Matteo dicendogli che il suo lavoro era stato apprezzato da tutti i consiglieri di Italia. “Ma allora sono diventato famoso!” ha affermato mio figlio e poi: “Allora adesso posso partecipare a L’Isola dei Famosi!”.
Al di là del candore dell’affermazione, tutto l’episodio mi ha spinto alle seguenti riflessioni.
Le nostre nuove generazioni hanno già due caratteristiche codificate nel loro DNA: la tecnologia informatica e lo spirito della “comunicazione”.
Questi due aspetti sono “culturalmente” già presenti nei ragazzi e distingueranno i futuri imprenditori da quelli della nostra generazione che tanto hanno faticato ad assorbire la rivoluzione informatica (e qualcuno non ci è mai riuscito!) e che non riescono ad entrare nel circolo vizioso della comunicazione, non sfruttando le enorme potenzialità della pubblicità e delle relazioni in genere.
C’è il rischio comunque dell’effimero, nel voler cioè più “apparire” che “essere”, ma purtroppo anche ciò fa parte della trasformazione in atto.
Quando gli adulti trasferiscono le loro esperienze lavorative ai giovani trovano un terreno “culturalmente” diverso, perciò incontrano quasi sempre grosse difficoltà. Si verificano spesso nelle famiglie di imprenditori scontri generazionali che possono pregiudicare il successo futuro dell’azienda.
Qualcuno mi dirà che nella storia è sempre stato così, ma io ritengo che la “rivoluzione digitale e della conoscenza” corre a velocità vertiginosa ed è perciò quasi impossibile star loro dietro.

Qual’ è, allora, la soluzione?

Essere continuamente predisposti al cambiamento che consiste in aggiornamento, approfondimento e sperimentazione … per non perdere il treno della conoscenza, tutto condito con una buona dose di “umiltà”!
E poi “Innovare, Innovare e … Innovare” (Montezemolo docet!).

Con questo post “leggero” auguro a tutti un Buon Natale e un felice 2008!

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