domenica 24 gennaio 2010

L'ascensore lento diventa "macchina" - Approvato il decreto (*)


Ieri (ndr 23 gennaio 2010) il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo di recepimento della "nuova" direttiva macchine, la 2006/42/CE.

Con questo atto sono definitivamente abrogati la precedente direttiva 98/37/CE e il relativo decreto di recepimento (Dpr 459/96).

Le novità più rilevanti concernono l’estensione dell’ambito della norma agli ascensori da cantiere (non previsti né dalla Direttiva Ascensori 95/16/CE né dalla precedente Direttiva Macchine 98/37/CE) e agli ascensori con velocità non superiore a 0,15 m/s.

Il nuovo decreto di recepimento prevede infatti una serie di modifiche al testo della 95/16/CE, per escludere gli apparecchi di sollevamento con velocità non superiore a 0,15 metri al secondo (m/s). In tal modo la barriera tra ascensori e macchine, non sarà più la cabina (intesa come scatola con soffitto, pareti, pavimento e porte cieche), bensì la velocità: se essa è minore o uguale di 0,15 m/s, allora siamo nel campo della Direttiva macchine, se la velocità è maggiore di 0,15 m/s, siamo nella Direttiva ascensori.

Infatti sul mercato si stanno diffondendo nuove piattaforme elevatrici a norma 2006/42/CE, veri e propri "ascensori" che rispetto a quelle costruite nel passato, offrono, per esempio, il vantaggio di avere anche le porte in cabina e di conseguenza comandi non più a "uomo presente" ma con pulsanti a rilascio, come gli ascensori. Le vecchie piattaforme elevatrici per il trasporto di persone potranno continuare a essere prodotte ma sono destinate a scomparire progressivamente.

Le regole della Direttiva Macchina vengono estese anche anche agli accessori di sollevamento ed a catene, funi e cinghie di sollevamento, introducendo nuove procedure di certificazione.

Viene poi introdotto il concetto di "quasi macchina": insiemi che costituiscono quasi una macchina ma che, da soli, non sono in grado di garantire un’applicazione ben determinata. Un sistema di azionamento è una quasi-macchina. Le quasi-macchine sono unicamente destinate ad essere incorporate o assemblate in altre macchine o in altre quasi-macchine o apparecchi per costituire una macchina disciplinata dalla presente direttiva. Il fabbricante delle quasi - macchine sarà tenuto ad accompagnarle con un'apposita dichiarazione d'incorporazione e con le istruzioni per l'assemblaggio delle stesse con le altre parti. Le istruzioni per l'assemblaggio e la dichiarazione di incorporazione accompagnano la quasi-macchina fino all'incorporazione.

Altre norme rilevanti nel nuovo decreto che non riguardano direttamente gli ascensori stabiliscono, tra l’altro, il passaggio alle "macchine" degli apparecchi portatili a carica esplosiva (come le pistole sparachiodi) attualmente classificate come armi da fuoco. Inoltre vengono specificati meglio i prodotti elettrici ed elettronici a cui si applica solo la direttiva 73/23/CEE (e non la nuova 2006/42/CE) concernente la bassa tensione: elettrodomestici destinati a uso domestico,apparecchiature audio e video, apparecchiature nel settore delle tecnologie dell'informazione,macchine ordinarie da ufficio,disgiuntori e interruttori.


(*) Articolo apparso a mia firma sul Il Sole 24 Ore di sabato 23 gennaio 2010

1 commento:

Anonimo ha detto...

Salve,
Non sono d' accordo su questo passaggio, lo vedo molto come una "furbata" commerciale cosi' chiunque potrà "metter" mano su questi dispositivi e magari una volta acquistata la piattaforma, la si modifica aumentando la velocità,modificando il sistema "uomo presente" senza dover incorrere ad alcun controllo futuro.
Sono un poco come quelle automobilette che si possono guidare senza patente, secondo il mio parere, in strada sono piu' pericolose.
Complimenti per i suoi articoli Ingegnere sempre brillanti,acuti,intelligenti, puntuali.

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